Mi scuso fin dall’inizio con i miei lettori per questo articolo che esula completamente da quelli che sono gli argomenti di cui solitamente si parla su Frequent Flyer Italia.

In fondo io per primo, non credo che un sito dedicato ai viaggi sia il posto adatto dove pubblicare articoli tecnici su consigli su come gestire un sito internet o su come creare un blog di successo e guadagnare.
Ho visto però spesso, ultimamente, molti siti, forum e social non tecnici in cui ci si sbizzarrisce nei consigli più assurdi, spesso frutto di copia incolla, su come creare e ottimizzare un blog di viaggi per guadagnare migliaia di euro al mese.

Ho avuto molti dubbi, ma alla fine ho deciso di dire la mia, in fondo uno dei vantaggi di gestire un sito è anche quello di potersi prendere, una volta ogni tanto, la libertà di esulare dagli argomenti “standard”.

Premetto, NON mi ritengo assolutamente un travel blogger, ma sono ormai alcuni anni che il sito è online e ho fatto un pò di esperienze tecniche “sulla mia pelle”. Allo stesso tempo non sono uno specialista web, ma ho creato la mia prima pagina web ai tempi di Mosaic (primi anni 90), pagina che ho dovuto riscrivere quando l’aggiornamento del browser ha introdotto la prima grande novità… la possibilità di inserire in una pagina web delle immagini, e poi via via nel tempo ho seguito vari progetti.

 

Prima di iniziare un blog

Tornando all’argomento di questo articolo, per chi vuole aprire un blog di viaggi, ma il discorso vale anche per un qualsiasi altro sito la scelta iniziale da fare è scegliere il nome del vostro sito/dominio.

Sceglietelo con molta cura, ve lo terrete per molto tempo. Io ai tempi, forse sbagliando, scelsi frequentflyer-italia, non proprio semplicissimo da ricordare.

Una volta scelto il nome avete due possibilità: una gratuita e una a pagamento.

Creare un blog gratis

La versione gratuita prevede l’utilizzando piattaforme nate appositamente, come ad esempio blogger (blogspot.it) o la versione gratuita di wordpress (wordpress.org).

Personalmente vi consiglio wordpress, visto che dovete imparare a gestire un blog tanto vale farlo su una piattaforma che, volendo, è utilizzata anche in ambito professionale. Si sa mai che un domani cambiate idea.

In ogni caso anche optiate per blogger (come a suo tempo avevo fatto io) non vi preoccupate, il sistema di funzionamento è molto simile, sono entrambi molto supportati dalle rispettive community e nel caso decidiate di spostarvi da uno all’altro ci sono dei tool appositi che fanno tutto il lavoro per voi.

La scelta di optare per un servizio gratuito ha però un “limite”: il nome del vostro sito sarà del tipo miosito.blogspot.it (il mio era diventato frequentflyer-italia.blogspot.it) oppure miosito.wordpress.org esteticamente non bellissimi e dall’aria poco professionale.

L’hosting gratuito ha anche altre limitazioni, legate in modo particolare alle performance, ma siamo seri, all’inizio non credo avrete migliaia di visite all’ora che metteranno in crisi il vostro sito. Ci sono blog molto seguiti che a tutt’oggi sono su piattaforme di questo tipo senza problemi.

Se un giorno vorrete passare ad altre opzioni non ci sono comunque problemi, ci sono dei tool appositi gratuiti che vi permetteranno sia di migrare il vostro sito sia di avere dei redirect dalle vecchie pagine alle nuove senza perdere nulla, link esterni compresi.

 

Creare un blog professionale: opzioni a pagamento

La seconda opzione per aprire un sito è invece a pagamento e consiste nell’acquistare un servizio da qualche provider che vi offra spazio web e la registrazione del vostro dominio personale (ad esempio il mio attuale dominio è frequentflyeritalia.com).

Sul mercato ce ne sono molti, con prezzi e offerte molto disparate. Si parte da pochi euro all’anno per arrivare a migliaia di euro al mese.

Il mio consiglio è di non considerare i più economici, di solito se una cosa costa poco è perchè vale poco, a quel punto tanto vale rimanere su un servizio gratuito. Allo stesso tempo non prendete i pacchetti più cari, non servono a nulla all’inizio e potrete fare l’upgrade in qualsiasi momento.

Personalmente ho provato due provider: il piano Hosting WordPress di Godaddy e, negli ultimi mesi il piano StartUp di SiteGround.

Nota:  per essere onesti, il link di SiteGround contiene il mio “referral code” se lo usate per sottoscrivere un piano io otterrò uno sconto sul mio contratto annuale, a voi non costa nulla e sosterrete questo sito, per cui vi ringrazio, se invece non volete usarlo potete andare direttamente sul sito siteground.com.

Entrambi sono comunque degli ottimi siti con servizi molto simili. C’è chi dice sia meglio uno, chi l’altro. Io ho cambiato principalmente per due motivi: il piano hosting di wordpress di Godaddy non offriva delle vere caselle email, ma solo dei redirect ad una casella di posta vostra (esterna), c’era un’interessante sconto per chi attivava un nuovo abbonamento con SiteGround 🙂

Per chi non ha ancora il sito, un altro vantaggio di SiteGround è che il costo annuale di registrazione del dominio (sui 12 euro mi sembra) è gratuito…. finchè rimanete con loro. L’offerta non vale se avete già un vostro dominio e vi spostate da altro provider.

Il costo annuale per un piano base con un provider serio si aggira sui 60/90€ all’anno. Se il vostro obiettivo è di creare un sito web professionale non avete scelta, è un costo da sostenere, se invece vi interessa solo un blog come hobby… se aveste l’hobby di fare passeggiate spendereste probabilmente di più per un paio di scarpe… in fondo non è una grande cifra.

 

Primi passi per creare un blog

Ora che avete il vostro sito, qualsiasi scelta abbiate fatto fino a qui non vi resta che iniziare a pubblicare i vostri articoli sperando che qualcuno li legga 🙂
E’ a questo punto che molti vengono assaliti dal problema di “come aumentare le visite al blog“.

Su questo argomento sono stati scritti milioni di articoli, da persone sicuramente più esperte di me, ma penso anche da molte meno esperte o che comunque si sono limitate a fare un copia incolla della teoria di altri.

Alcuni consigli li condivido in pieno altri un pò meno. Partiamo dalle cose che condivido…

  • scrivete di argomenti che conoscete bene: se volete crearvi un “pubblico” non potete barare, scrivere di cose che non si conosce è molto difficile, 4/5/10 post li potete anche copiare, ma poi le persone se ne accorgono e vanno sui siti da cui copiate 🙂 E’ inutile che pensiate di aprire un blog di viaggi (o di cucina) solo perchè è un argomento “che funziona” se non siete mai andati a più di 10 metri da casa (o riuscite al massimo a farvi un toast)
  • scrivete buoni contenuti: mi sembra logico e scontato. Vi siete mai fermati a leggere schifezze? Perchè dovrebbero farlo gli altri?
  • scrivete spesso: molti “studi” dimostrano che aumentando il numero di articoli aumentano le visite. In parte è logico, più cose scrivete più è facile trovare qualcuno a cui interessi. Allo stesso tempo però meglio scrivere un articolo di meno e farlo bene piuttosto che continuare a scrivere tanto per far numero (vedi punto precedente)
  • diventate “social” NON SPAMMER: condividere i propri contenuti sui vari social e forum va benissimo, permette di farsi conoscere, e di creare una rete di conoscenze che vi possono aiutare a crescere. “Rompere” sui forum o sui social continuando a postare solo i propri link a sproposito senza interagire con gli altri, rispondere alle loro domande etc invece non va affatto bene, certo vi farete conoscere ma vi eviteranno tutti 🙂
  • utilizzate immagini/foto: soprattutto i social apprezzano le belle foto, ma anche negli articoli aiutano. Una bella grafica attira sicuramente il lettore, ma attenzione alle regole sul copyright e se le foto non sono vostre mettete la fonte. Allo stesso tempo NON inserite nel sito immagini a risoluzioni “assurde” e mai troppe. Se avete appena acquistato l’ultima reflex e avete fatto le foto del viaggio… mettetene alcune nell’articolo, ma controllate che la pagina non impieghi anni per essere caricata. Ottimizzatele per la visione via web, inutile caricare immagini da 20MB l’una.
  • siate onesti con i vostri lettori: dovete cercare di crearvi un pubblico che vi segua e il modo migliore è farvi la fama di persona seria ed affidabile. Se date consigli su prodotti o scrivete recensioni siate obbiettivi. Non scrivete che è tutto bello e buono magari solo perchè vi hanno fatto uno sconto o vi hanno pagato per scriverlo, per una “recensione falsa” potreste giocarvi molti lettori e comunque la vostra credibilità ne risentirebbe molto.

Vediamo ora quelle che condivido un pò meno 🙂

  • scrivete titoli “irresistibili”: si il titolo del vostro post sarà la prima cosa che una persona vede e che la indurrà a leggere o meno il resto dell’articolo. Va benissimo se poi l’articolo ha buoni contenuti, altrimenti non tornerà più sul vostro sito. Quindi sì, dedicate un pò a decidere il titolo ma non ci perdete più di tanto, meglio concentrarsi sui contenuti. Il giornale che vende una copia grazie ad un titolo sensazionalistico ha avuto un guadagno (la vendita della copia), voi se una persona viene una volta sul sito e poi se ne va perchè i contenuti non sono all’altezza non ci avete guadagnato nulla (sui guadagni di un blog ci tornerò dopo).
  • guest blogging: ossia lo scambio di articoli fra blogger. Voi scrivete un articolo per qualche altro sito più conosciuto che vi permette di inserire un link al vostro sito o viceversa chiedete ad un blogger famoso di scrivere un articolo per il vostro sito e magari pubblicizzarlo sul suo… si bello in teoria… in pratica, soprattutto all’inizio lasciate perdere. Se non avete credibilità nessun sito “famoso” vi pubblicherà nulla, e ancor meno, il blogger di turno super impegnato perderà tempo per scrivere un articolo (magari gratis) per voi. Il sistema comunque funziona, se saprete sfruttare bene i canali “social” facendo “gruppo” e dimostrandovi attivi vedrete che le collaborazioni nasceranno spontanee.
  • SEO: sta diventando un incubo, ormai tutti sono esperti SEO, se non sapete cos’è praticamente scordatevi di avere un sito di successo. A parte le battute. Leggetevi qualche pagina che parla di SEO, leggetela un paio di volte e cercate di capire i concetti base, poi dimenticatevene. SEO sta per “Search Engine Optimization” dove la parola fondamentale è “optimization” cioè ottimizzazione. All’inizio concentratevi sui contenuti, è inutile ottimizzare il nulla. Poi se il blog diverrà qualcosa di veramente serio pagate un consulente SEO vero e lasciate fare a lui, altrimenti cercate di applicare da voi le basi ma senza impazzire…. non penso che possiate essere degli ottimi scrittori, fotografi professionisti, sviluppatori e analisti web e avere pure il tempo di viaggiare per poi scrivere i vostri articoli. Se il sito lo create per hobby il tempo che perdereste dietro alla parte SEO dedicatelo a qualcos’altro, in fondo aumentare le visite del sito non dovrebbe essere una priorità della vostra vita, se invece il sito è un sito professionale… pagate la consulenza, saranno soldi investiti molto bene, non crediate di poter fare tutto da soli.
  • analisi statistiche: google analytics sarà la vostra lettura quotidiana…. stesso discorso fatto per la parte SEO, attivatelo e guardatelo ogni tanto per curiosità, tanto per capire come sta andando il vostro lavoro ma non preoccupatevene più di tanto. Un’analisi dettagliata dei dati ha senso solo per studiare strategie di sviluppo….ma di nuovo, bisogna sapere cosa si sta facendo e il tempo investito deve avere un qualche ritorno….sicuri che non dia più sodisfazione andare a bere qualcosa con gli amici al bar?

E infine i consigli che non condivido assolutamente:

  • fate pubblicità (al vostro sito) a pagamento: state scherzando vero? Pensate veramente di pagare per pubblicizzare il vostro sito? Se siete a questo punto o siete impazziti o siete stati molto bravi e siete riusciti a creare un sito che ha degli ottimi guadagni e si può permettere una campagnia di marketing. Se è così non vi serve assolutamente leggere su internet come aumentare le visite al sito, primo perchè probabilmente non vi servirà aumentarle, secondo perchè anche se voleste farlo avete avete le risorse da investire per pagare un professionista (vedi punti precedenti) che sappia esattamente come e cosa farlo senza (spero) leggere qualche articolo su internet
  • utilizzare siti a pagamento per aumentare le visite: questi non li ho mai capiti. Il numero di accessi ad un sito possono interessare al gestore del sito:
    • per curiosità e quindi che senso ha barare per di più pagando? Non vi piace vedere 10 accessi al giorno? Fingete che siano 10000 o non guardate le statistiche
    • per fare una stima dei possibili guadagni dalla pubblicità. 10 accessi al giorno faccio la fame, 100000 all’ora divento ricco… ma se sono accessi fittizzi che non cliccano sulle pubblicità ancora una volta non hanno senso, se invece sono script che “cliccano” le pubblicità … hanno ancora meno senso, pensate veramente di poter aggirare i controlli di google o degli altri servizi di advertising per più di qualche minuto?

 

Guadagnare con un blog

Per concludere alcune considerazioni sul tema “guadagnare con un blog“. Il 99% delle persone che aprono un blog lo fanno per guadagnarci, o almeno perchè sperano di guadagnare con la pubblicità.
Internet è pieno di articoli che vi spiegano come fare con 10 minuti di lavoro ogni 5 anni a guadagnare 1000€ al secondo…. lasciateli perdere.

Incassare con la pubblicità su un sito è “facilissimo”…. vivere con i guadagni della pubblicità è quasi impossibile.

Mi spiego meglio, se sul vostro sito inserite i banner pubblicitari, di google adsense o di altri servizi simili, sicuramente, alla fine dell’anno qualcosa avrete incassato…10/20/100€ probabilmente li farete senza problemi… ma con quella cifra non penso riuscirete a pagare poco più di una pizza dopo che avete pagato l’hosting del vostro sito.

Non sto a spiegarvi come funziona Adsense di google o simili, il concetto base è che voi mettete la loro pubblicità e per ogni click che l’utente fa sulla pubblicità voi ricevete qualche centesimo.

I guadagni per click (CPC in inglese) dipendono dal tipo di pubblicità, fondamentalmente legata all’argomento del vostro sito, ma un valore medio che gira molto su internet è di circa 0.25$.

Naturalmente poi dipende quante persone cliccano le pubblicità (onestamente voi quante volte lo fate?) … per farla breve sembra che

la media dei guadagni sia di circa 1$ ogni 1000 visite….

probabilmente qualche centesimo di meno, ma non ci sono cifre ufficiali, i contratti adsense vietano (se non sbaglio) di rendere pubblici i propri guadagni e i fattori che influenzano i risultati sono molteplici.
Quindi facendo un rapido calcolo… 30.000 pagine al mese -> 30 dollari, 300.000 pagine al mese -> 300$. Da ciò si deduce che

per avere uno “stipendio” di 1000€ vi servono 1.000.000 di pagine al mese, se non di più.

Naturalmente, anche se la media dei guadagni fosse più alta, poniamo 10$ ogni 1000 visite, vi servirebbero comunque 100.000 visite al mese, che non sono poche da raggiungere, per ottenere sempre i 1000€

 

Guadagni e fisco

Altro piccolo “dettaglio”… i guadagni, e i soldi che ottenete con la pubblicità altro non sono che guadagni e come tali  VANNO DICHIARATI AL FISCO, che gentilmente li tasserà, quindi dai 1.000€ mensili togliete pure un 30-40%.

A proposito di dichiarazioni al fisco, la cosa è abbastanza discussa, ma la maggior parte dei commercialisti concordano sul fatto che la pubblicità fatta tramite siti blog etc NON possa essere considerata come “occasionale”, quindi per incassare 1 centesimo dovrete aprire partita IVA… non costa moltissimo, ma non ve la regala nessuno e i costi della gestione vanno scalati dai “guadagni” pubblicitari.

Tutto questo discorso per dire che guadagnare con un sito è possibile, ma è molto molto difficile.

Personalmente diffido di tutti i blogger (o altre categorie) che dicono di vivere solo con la pubblicità dai loro siti. Anche chi lo fa di professione nella maggior parte dei casi ha poi “guadagni” collaterali, scrive/vende libri (magari proprio per spiegarvi come creare un blog di successo e guadagnare), fa consulenze o vende direttamente spazi pubblicitari etc.

Magari un giorno sarete fra i fortunati che possono vivere solo con un blog, ma soprattutto all’inizio, lasciate perdere la pubblicità, iniziate a prenderla in considerazione solo quando avrete un sito affermato e con molte visite, prima vi creerà solo costi e problemi fiscali.

 

Autore:

FFItalia

Lo staff di Frequent Flyer Italia

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