Carta American Express Platino GRATIS il primo anno
Ho parlato molte volte delle carte amex e l’ American Express Platino è sicuramente una delle opzioni migliori fra le… Leggi
I parchi americani sono una delle mete turistiche più visitate al mondo e almeno un viaggio nei grandi parchi dell’ovest americano, secondo me, non può mancare nel “curriculum” di ogni viaggiatore che si rispetti.
Guidare negli immensi spazi aperti, poter ammirare i bellissimi paesaggi naturali e vedere molte specie diverse di animali nel loro ambiente sono esperienze indimenticabili.
Negli ultimi anni ci siamo stati più volte, effettuando giri diversi, che ci hanno portato a visitare la maggior parte di questi parchi, in alcuni ci siamo tornati più volte, in altri, troppo distanti tra loro, ci siamo stati solo una volta, ma sicuramente ci torneremo alla prima occasione.
Questo è il primo di una serie di articoli nei quali vi racconterò, tempo permettendo, la mia esperienza. Ogni articolo sarà focalizzato su un parco specifico, e cercherò per quanto possibile, di segnalarvi le cose che assolutamente vanno fatte/viste oltre a darvi naturalmente più informazioni possibili per aiutarvi a pianificare al meglio il vostro viaggio.
A proposito di pianificazione, i parchi nazionali americani sono molti e spesso anche molto distanti fra loro. Prima di partire quindi, sia che vogliate prenotare tutto da casa, sia che preferiate prenotare una volta giunti sul posto per avere il massimo della libertà, è bene avere un’idea di massima del giro che si vuole fare e di cosa vedere.
15 giorni secondo me sono il minimo necessario, soprattutto se pensate di includere la visita di qualche città come ad esempio Las Vegas, San Francisco o Los Angeles.
Noi ad esempio nel primo tour siamo partiti da Las Vegas, per poi visitare Zion, Bryce, e arrivare a Moab. Cittadina perfetta dove fermarsi alcuni giorni per visitare Arches, Canyonland, Dead horse Point etc.
Siamo poi scesi verso sud per visitare il south rim del Grand Canyon e la Monument Valley. Infine ripassando da Las Vegas siamo andati verso la costa californiana passando per la Death Valley, Yosemite e Sequoia per terminare il nostro tour con alcuni giorni a San Francisco.
La seconda volta invece siamo partiti sempre da Las Vegas, abbiamo rivisto Zion e Bryce per poi andare al North Rim del grand Canyon. Da qui siamo andati a Page, per visitare i due Antelope Canyon e il lago Powell.
Siamo poi passati dalla Monument Valley per andare a Moab. Da Moab poi, passando per la Goblin Valley e la Cathedral Valley siamo andati verso nord, destinazione Yellowstone passando per il Grand Teton. Abbiamo infine concluso il giro a Salt Lake City.
La terza volta invece siamo atterrati a Denver in Colorado, abbiamo visitato vari parchi del Nuovo Messico fino alle White Sands nell’estremo sud per poi risalire verso il Canyon De Chelly in Arizona e tornare a Denver.
Il dettaglio dei percorsi lo trovate nei singoli articoli, per ora vediamo invece alcune informazioni generali.
Non c’è un punto di partenza valido per tutti. Molti tour organizzati partono da Los Angeles o da San Francisco, ma sono entrambe città abbastanza distanti dai parchi, tenetelo presente in fase di pianificazione.
Un’altra alternativa, è da Las Vegas o da Denver (passando le montagne rocciose e arrivando a Moab). Per Los Angeles esiste un volo diretto da Roma, mentre per tutte le altre città non ci sono voli diretti dall’Italia, dovrete decidere se fare uno scalo in Europa (ad esempio Parigi, Londra, Francoforte) o negli USA (new York, Atlanta etc…).
Discorso a parte per Yellowstone, gli aeroporti vicini sono pochi e con pochi voli interni e spesso stagionali. La città più vicina con un aeroporto internazionale è Salt Lake City, che dista più di 500 KM da West Yellowstone 🙁
In entrabi i casi noi abbiamo noleggiato l’automobile con Hertz, la prima volta una berlina, mentre la seconda abbiamo optato per un SUV, indispensabile per la Cathedral Valley e consigliato anche in altri punti come ad esempio per il loop della Monument Valley.
Le strade sono comunque scorrevoli e con poco traffico, per cui si riescono a percorrere grandi distanze in poco tempo anche se i limiti di velocità USA sono più bassi dei nostri.
I km da percorrere sono però molti, noi ne abbiamo fatti quasi 5000 in entrambi i casi, scegliete quindi un mezzo comodo e spazioso.
Consiglio di procurarvi un navigatore, potete optare per prenderlo incluso nel noleggio, anche se spesso la cifra richiesta è molto alta, oppure portarvene uno da casa, che sia su cellulare/tablet, come ad esempio Sygic, o un dispositivo dedicato poco importa.
Sconsiglio navigatori online, percorrerete moltissimi km senza copertura 3G e il costo del traffico dati potrebbe diventare molto alto.
Per chi invece preferisce le buone vecchie cartine stradali sconsiglio l’acquisto in Italia, se si trovano sono molto care, meglio acquistarle direttamente una volta negli USA o ancora meglio, passare dai “centro visitatori” che si trovano sui confini dei vari Stati che attraverserete, spesso troverete le cartine stradali gratuite, oltre ad altre riviste e depliant interessanti.
I centri visitatori inoltre sono ottimi posti per una pausa durante i trasferimenti, spesso sono vicini ad un McDonald/Burger King e simili dove potete bere qualcosa e sfruttare la rete wifi gratuita.
L’accesso a tutti i parchi è a pagamento. Io vi consiglio di fare la card “annual pass” prima di accedere al primo parco.
Con una singola card avrete accesso alla maggior parte dei parchi che visiterete, risparmiando sia in termini di costo sia di tempo, non dovendo fare altre code per pagare l’ingresso.
Attenzione la Card vale solo per i parchi Nazionali, non per i parchi Statali o di altro tipo, come ad esempio la Monument Valley che è un parco Navajo.
All’ingresso di ogni parco, il ranger vi darà un opuscolo, in alcuni casi anche in italiano, con le informazioni principali sul parco e una cartina. Molte informazioni invece le potete anche reperire da casa prima di partire consultando il sito ufficiale del National Park Service
All’interno di molti parchi sono disponibili dei lodge dove soggiornare.
Spesso sono però molto cari e soprattutto è necessario quasi sempre prenotare con molto anticipo, in alcuni casi e per certi periodi dell’anno anche un anno o più prima.
All’esterno di ogni parco c’è comunque una cittadina più o meno grande dove potete trovare ampia scelta di alloggi sia come prezzi sia come qualità.
Una buona opzione può essere quella di appoggiarsi a catene come Best Western, IHG o Choice Hotels, molto diffuse in USA, alla fine del tour avrete accumulato anche una buona quantità di punti da convertire in soggiorni gratuiti.
In alternativa si possono naturalmente utilizzare i vari portali di prenotazioni on line. Per gli amanti delle prenotazioni last second infine segnalo un’altra opzione. Una volta arrivati nella città di vostro interesse o ai centri visitatori troverete delle riviste pubblicitarie nelle quali sono inclusi dei coupon per molti hotel, ristoranti e attrazioni varie.
Gli sconti sono spesso molto interessanti, però dovrete attendere di essere sul posto, con il rischio che l’hotel non abbia la disponibilità.
E’ difficile dire qual’è il periodo migliore per visitare i parchi. Sono molti, distanti fra loro e in zone climatiche differenti.
Luglio e agosto, i periodi più turistici per noi italiani sono probabilmente anche i mesi peggiori per visitarli perchè il clima è molto caldo, per fortuna secco. Ciò nonostante noi ci siamo stati entrambe le volte in luglio, e organizzandosi in modo da essere o in piscina o in macchina nelle ore centrali della giornata, si possono visitare tranquillamente.
Tutto dipende da come vi potete organizzare e cosa volete fare. Certo in luglio e agosto non farete sicuramente passeggiate di tante ore nella Death valley, ma allo stesso tempo se ci andate nei mesi invernali alcuni parchi potrebbero essere chiusi.
A tale proposito una nota per chi ama pianificare con mesi di anticipo le ferie. Se nei mesi invernali studiate il percorso da fare e vi appoggiate a servizi come google maps per vedere i percorsi fate molta attenzione.
I servizi on line sono aggiornati in tempo reale o quasi, per cui se voi in febbraio simulate un percorso che prevede l’attraversamento di Yellowstone o il Tioga Pass a Yosemite chiusi per vari mesi dell’anno per neve quasi sicuramente il percorso simulato risulterà o impossibile o molto più lungo perchè vi verrà proposto di fare un giro “assurdo”.
Fate molta attenzione ai limiti di velocità. Spesso sono decisamente bassi e ci sono molti ranger che controllano che voi li rispettiate. Sono bassi perchè è abbastanza facile incontrare animali vicino o sulla strada, siete a casa loro, quindi vanno rispettati e hanno la precedenza.
Ho letto non ricordo dove che in caso di incidente con un animale all’interno del parco non è il parco che vi rimborsa i danni dell’automobile, ma siete voi a rimborsare il parco per i danni subiti dall’animale, non so se è vero ma fate comunque attenzione.
Inoltre c’è sempre il rischio che dietro una curva vi troviate una colonna di macchine ferme. Se vi succede non vi lamentate, scendete anche voi, possibilmente dopo aver parcheggiato un pò decentemente, probabilmente c’è qualche animale da vedere.
La cosa importante è che non arriviate a tutta velocità causando un tamponamento a catena.
Fate attenzione non solo quando siete in macchina, ma anche e soprattutto se fate qualche escursione a piedi, incontrare animali selvatici non è così difficile, anzi è molto semplice, ma sono appunto animali selvatici.
Molti sono abituati alla presenza umana, tanto che nelle aree di sosta troverete molti scoiattoli in attesa di un pò di cibo, ma altri magari sono meno abituati o comunque possono diventare pericolosi se si sentono minacciati.
Soprattutto se avete bambini teneteli a debita distanza, avvicinarsi ad un cervo adulto o a dei cuccioli di orso per fare la foto ricordo può non essere la miglior idea della giornata, magari mamma orsa ci tiene alla privacy 🙂
A proposito di cibo…. è severamente vietato darne agli animali, se vi vedono vi ritroverete con una bella multa da pagare.
Sempre per quanto riguarda il cibo, se pensate di fare escursioni molto lunghe o campeggio informatevi bene presso i ranger del parco. Solitamente nei centri visitatori vengono venduti contenitori per tenere il vostro cibo sotto vuoto in modo che l’odore non attiri gli animali.
Nei centri visitatori vedrete molte foto “buffe” di orsi che hanno rotto finestrini delle macchine per prendere il cibo, magari all’inizio penserete che sono le solite esagerazioni e che succeda una volta ogni mille anni.
Non so quanto spesso vengano “svaligiate” le macchine, noi comunque abbiamo più volte visto orsi, sia a Yosemite sia a Yellowstone, vicino alla strada, tranquillamente intenti a mangiare o a giocare con i cuccioli mentre i turisti scattavano foto dalla macchina.
Per qualsiasi dubbio chiedete ai ranger. Nel parco ne vedrete molti, sia al centro visitatori che nei parcheggi o lungo i sentieri. Svolgono sia un servizio di polizia (vedi controlli velocità) sia informativo.
Sono sempre tutti molto disponibili ad aiutarvi o a dare informazioni e spesso organizzano a ore e in punti prestabiliti dei mini-corsi su flora/fauna e territorio circostante, eventualmente chiedete al centro visitatori per avere tutti i dettagli.
(update del 19/6): fate attenzione all’ora. Alcuni parchi e naturalmente i centri visitatori hanno un orario di apertura chiusura e non sempre è facile capire che ore sono.
Alcuni stati usano il Mountain Standard Time (MST), altri in estate usano il MDT (Mountain Daylight Time). Fra le due zone c’è un’ora di differenza.
In più ci sono alcune zone “speciali”. L’Arizona ad esempio utilizza l’MST, ma la Navajo Nation in estate usa MDT. Lo segnalo perchè la Monument Valley è territorio Navajo 🙂
In circolazione esistono molte guide sui parchi degli Stati Uniti, tutte più o meno valide, per cui potete prendere quella della casa editrice che preferite. Altre guide le potrete naturalmente trovare anche presso i centri visitatori.
Per chi vuole una “guida” un pò diversa consiglio invece la raccolta in 3 volumi “Photographing the Southwest” di Laurent Martres, al suo interno troverete molte foto e informazioni su cosa vedere nei parchi, sui percorsi con distanze e difficoltà e i periodi o le ore migliori per andarci.