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La capitale della Thailandia è una delle città orientali che ho sempre desiderato visitare, ma che per un motivo o per l’altro rimaneva sempre nella lista delle cose da fare.
In realtà anche questa volta ci fermeremo in città solo per poco tempo. Bangkok è infatti una delle tappe di questo viaggio che ci porterà in giro per la Thailandia e la Cambogia.
Per vedere la città abbiamo meno di 48 ore, infatti atterriamo all’aeroporto Suvarnabhumi (BKK) alle 12.30 di una domenica di novembre e ripartiremo il martedì mattina alle 10 dall’aeroporto Don Mueang (DMK).
All’arrivo in aeroporto, dopo un ottimo volo con Emirates, sbrighiamo velocemente le procedure di immigrazione e ci dirigiamo all’uscita, dove troviamo ad aspettarci il nostro autista che ci porta direttamente all’hotel Aurum the River Place.
A proposito di immigrazione, ricordo che per visite turistiche in Thailandia, di durata inferiore ai 30 giorni non è necessario richiedere nessun visto. Per tutti i dettagli vi rimando come sempre al sito “Viaggiare Sicuri” della Farnesina.
Visto il poco tempo a disposizione abbiamo prenotato un albergo vicino alla zona che più ci interessa visitare, dove sono concentrati la maggior parte dei monumenti.
L’hotel ha poche camere ed è molto carino e lo staff molto gentile. Li avevo già contattati per email prima del nostro arrivo per chiedere se ci organizzavano il transfer dall’aeroporto, e si sono dimostrati molto disponibili.
Per quanto riguarda il trasferimento dall’aeroporto all’hotel, ma il discorso vale anche per altre situazioni, scoprirete presto che in Thailandia la carta di credito non è molto accettata. Il trasferimento abbiamo infatti dovuto pagarlo in contanti, alla reception dell’hotel.
La stessa cosa si è ripetuta per le due cene, in entrambi i casi al ristorante abbiamo dovuto pagare in contanti, nessuna speranza di usare la carta di credito e la stessa cosa si è ripetuta per i mezzi pubblici e per gli ingressi ai vari monumenti.
Se non avete già organizzato il trasferimento con l’hotel quindi, prima di uscire dall’aeroporto procuratevi un pò di Baht, la moneta tailandese, prelevando agli sportelli oppure cambiando euro o dollari ai soliti uffici di cambio.
Noi abbiamo sempre prelevato agli ATM in città, ce ne sono praticamente ovunque, ma non ci hanno mai accettato il bancomat. Non so perchè e non ho approfondito. All’estero non ho mai avuto problemi a prelevare con il bancomat ma in Thailandia abbiamo sempre dovuto utilizzare la carta di credito 🙁
Lasciati i bagagli in albergo e attraversiamo il fiume per andare a visitare il tempio Wat Arun e successivamente saliamo sulla nostra prima long tail boat per fare un giro dei canali di Bangkok, un ottimo modo per vedere la città e per riposare un pò, visto che le ore passate in viaggio si fanno sentire.
Anche il clima non aiuta, anche se è novembre, probabilmente uno dei migliori mesi per visitare la città, lo sbalzo di temperatura rispetto all’Italia si fa sentire, per cui, decidiamo di tornare in hotel e riposare un pò, pianificando anche dove andare a cena.
Chiediamo anche alla reception dell’hotel che ci consiglia di andare al ristorante “Err”, nella via successiva a quella dell’hotel. Attirati soprattutto dalla vicinanza optiamo proprio per questo ristorante.
E’ abbastanza piccolo e in un vicolo dove, se non indirizzati, probabilmente non saremmo mai entrati, ma devo ammettere che si è rivelata una buona scelta. Non sarà probabilmente il ristorante “imperdibile”, ma se siete in zona e volete mangiare in un ambiente tranquillo a prezzi ragionevoli ve lo consiglio.
Unica pecca, è l’inglese, non proprio perfetto, parlato dallo staff, ma questo è un problema che abbiamo riscontrato un pò ovunque 🙂
Il giorno successivo approfittiamo della mattinata per fare un pò di shopping e spostarci nella zona del “Lumpini Park”. Come prima cosa quindi prendiamo il traghetto di linea che fa la spola lungo il fiume.
La fermata è a pochi minuti dall’hotel, e ci porta direttamente alla stazione della sopraelevata. Non abbiamo capito esattamente il funzionamento degli orari dei traghetti… mi sembrava un pò una situazione della serie “quando arrivo…. arrivo”, in ogni caso passano spesso per cui al massimo dovrete aspettare una decina di minuti. E’ però un buon metodo, veloce ed economico per spostarsi da una zona all’altra della città evitando di prendere i taxi e rimanere bloccati nel traffico di Bangkok.
Scendiamo al “central pier”, da dove si può prendere la linea metropolitana sopraelevata che in pochi minuti porta al Lumpini Park, il parco dove i residenti si recano per fare sport e soprattutto per praticare Tai Chi.
E’ anche la zona dove ci sono molti hotel delle principali catene alberghiere internazionali, e dove quindi molti turisti soggiornano, per cui se siete in questa zona, tenete in considerazione il “giro al contrario” per andare a visitare i templi con i mezzi pubblici.
Dal parco ci spostiamo nella zona dei centri commerciali e facciamo un pò di shopping al Siam Discovery, probabilmente il più grande della città.
Vorrei dire che lo shopping è il “rischio” che si corre andando in vacanza con la moglie, ma visto che in questo caso ho fatto più acquisti io, non faccio commenti.
Unica nota, non aspettatevi di fare grandi affari da un punto di vista economico. Anche se in Thailandia i prezzi sono sicuramente più vantaggiosi che da noi in questi centri commerciali troverete al 99% turisti per cui i prezzi sono “adeguati” alle tariffe internazionali.
In fondo anche se siete in un centro commerciale di Bangkok, se vi volete comperare un maglione di lana da Armani Exchange è “giusto” che lo paghiate…. dubito che i residenti di Bangkok ne abbiamo bisogno, per cui “prodotti per turisti” = “prezzo per turisti”, c’è però il vantaggio che qui accetteranno la vostra carta di credito senza nessun problema.
Finito l’intermezzo shopping riprendiamo la linea sopraelevata ed andiamo a visitare la Jim Thompson House, per poi ritornare verso il nostro hotel ed andare a visitare il Wat Pho, il tempio buddista con il famoso Buddha sdraiato.
Da lì ci spostiamo al palazzo reale, che però non visitiamo. Purtroppo è da poco morto il re della Thailandia per cui al palazzo c’è una coda infinita di thailandesi che va a rendere omaggio al re… dobbiamo quindi rimandare la nostra visita per la prossima volta che avremmo occasione di passare in città.
L’ultima sera a Bangkok, dopo cena, andiamo sul lungo fiume per assistere alla festa del Loi Krathong, nota anche come cerimonia delle lanterne. Una cerimonia che si festeggia ogni anno durante la luna piena del dodicesimo mese lunare (solitamente Novembre).
E’ stato solo un caso, perchè non sapevamo assolutamente nulla di questa festività, ma visto che si tiene proprio nei giorni in cui siamo in città è un peccato non assistere.
I festeggiamenti del Loi Krathong hanno lo scopo di ringraziare gli dei per la loro generosità nel corso dell’anno e lungo tutti i corsi d’acqua della Thailandia vengono adagiate piccole “imbarcazioni” galleggianti riempite di incenso, fiori e candele.
Si crede anche che la cosa porti fortuna, per cui, approfittando di alcuni stand appositi, ci dedichiamo anche noi alla costruzione della nostra piccola “barca”, non so se porterà fortuna ma, in ogni caso, è un bel modo per salutare Bangkok.
Il mattino seguente ci dirigiamo in taxi all’aeroporto Don Mueang, il “vecchio” aeroporto della città, ora utilizzato soprattutto per voli all’interno dell’Asia, in particolare da AirAsia, da cui lasciamo temporaneamente la Thailandia per andare in Cambogia a visitare i templi di Angkor, vicino alla città di Siem Reap.
Come sempre per concludere, se volete vedere altre foto del viaggio, vi ricordo che le potete trovare sul mio account instagram.