IHG 3000 punti bonus a soggiorno
Per chi sta organizzando gli ultimi viaggi per quest’anno segnalo un’interessante promozione del gruppo IHG, valida per soggiorni di almeno… Leggi
Come probabilmente sapete già, un sito di cashback è un sito tramite il quale, una volta registrati, effettuando acquisti on line potete ottenere la restituzione di una percentuale di quanto avete speso.
La restituzione avviene, una volta che avete raggiunto la soglia minima richiesta, solitamente o sotto forma di denaro, accreditato tramite bonifico o paypal, oppure sotto forma di voucher, buoni sconto etc.
Il tutto è possibile in quanto, da ogni vostro acquisto il sito di cashback guadagna una percentuale dal negozio on-line che state usando, e una parte di quella percentuale la “gira” a voi.
Attualmente esistono moltissimi siti di cashback sia italiani che stranieri, ogniuno con le proprie regole, percentuali di cashback diverse, tramite i quali è possibile fare acquisti su una molteplicità di negozi diversi. A loro volta moltissimi negozi si appoggiano a più di un sito di cashback, per cui scegliere quale sito di cashback utilizzare a volte è abbastanza difficile.
Mi spiego meglio, prendendo come esempio tre dei principali siti di cashback italiani:
– Bestshopping
– Beruby
– Buyon
Tutti e tre i portali vi offrono cashback su una molteplicità di negozi che coprono tutti i possibili settori. Visto che questo è un portale di viaggi, poniamo per esempio che vogliate fare una prenotazione sul sito hotels.com. Attualmente (10/12/2014) i tre siti offrono come percentuale di cashback:
– Bestshopping: 3.75 %
– Beruby: 4.5%
– Buyon: 2.5%
Quindi Beruby sembra il migliore.
Ma se invece di prenotare su hotels.com voleste usare Venere.com vi ritrovereste con le seguenti percentuali di cashback:
– Bestshopping 9%
– Beruby 6%
– Buyon 5%
quindi in questo caso bestshopping risulta più vantaggioso.
Se infine volete usare Expedia, sempre per la prenotazione di un hotel ottenete:
– Bestshopping 6%
– Beruby 6,40%
– Buyon 7%
quindi vi conviene effettuarla tramite Buyon.
Prima di continuare con l’analisi mi premeva sottolineare una cosa a proposito degli hotel, ma vale anche negli altri campi. Tramite i siti di cashback è spesso possibile prenotare anche con le varie catene alberghiere, ma in quel caso quasi sicuramente non vi verranno riconosciuti i punti per i soggiorni (se siete interessati ad averli) e i soggiorni stessi non saranno conteggiati per il raggiungimento di eventuali stati elite all’interno della catena.
Inoltre nella maggior parte dei casi non avrete diritto, durante i soggiorni prenotati in questo modo, nemmeno ad eventuali benefit legati al vostro status elite. In fase di check-in mostrate comunque sempre la vostra tessera alla reception, qualche volta fanno delle eccezioni, non si sa mai 🙂 .
Tornando all’argomento cashback, come avete visto scegliere quale usare non è semplice, e la cosa diventa ancor più complicata se prendiamo in considerazione anche i siti stranieri.
Una strategia “semplice” è naturalmente quella di iscriversi a tutti, usando di volta in volta quello che offre un cashback migliore. Ogni volta poi però dovrete cercare, per ogni singolo acquisto, chi fra i siti a cui siete iscritti il guadagno migliore.
Per fortuna esistono vari “comparatori di cashback”, siti nei quali cioè, una volta inserito il marchio/negozio a cui siete interessati, vi viene mostrata la lista dei siti cashback con la relativa percentuale, in modo da poter individuare velocemente quello più vantaggioso.
A tal proposito, per avere una lista di questi siti vi rimando alla discussione di Chiara sul forum Milionedimiglia.
Vi avviso comunque che molti di questi “comparatori” sono americani, per cui considerano i siti americani di cashback, non tutti utilizzabili in Italia.
L’alternativa è quella di utilizzarne solo uno o alcuni, non ottenendo magari in tutti i casi la miglior percentuale di cashback possibile ma semplificando/velocizzando la ricerca.
Qualsiasi sia la vostra scelta, prima di utilizzare/iscriversi ad un sito di cashback è bene considerare alcune cose.
La prima naturalmente è se è possibile usarlo: molti siti americani ad esempio accettano solo clienti che abbiano un indirizzo negli USA, o al massimo in Canada, ma in ogni caso non accettano Europei.
Altre cose importanti legate alle modalità di rimborso, in particolare
– la “soglia minima” per poter chiedere un rimborso, se non ci arrivate in tempi ragionevoli non ha senso
– i tempi: ok prima o poi i soldi arrivano, ma preferisco entro un paio di giorni da quando li richiedo piuttosto che 4 mesi dopo
– la modalità: quasi tutti i siti usano paypal, ma se invece preferite avere un bonifico, verificate che il sito supporti tale modalità
– cosa vi restituisce: molti restituiscono solo soldi, altri anche buoni acquisto … (vedi dopo)
Infine, anche se forse doveva essere messa come prima cosa, la serietà del servizio. Prima di usarlo fate una rapida ricerca su internet per vedere cosa ne pensano gli utenti, se hanno problemi, se i pagamenti sono regolari, se vengono sempre riconosciuti i cashback etc.
Dei siti di cashback che ho nominato prima, ma non solo, ad esempio potete trovare delle discussioni in questa sezione del forum Milionedimiglia se non c’è il sito che vi interessa potete comunque provare a chiedere lì, sono tutti molto disponibili.
Fin qui tutto bello, voi spendete i vostri soldi per fare i vostri acquisti passando tramite i portali di cashback, il negozio dove acquistate ci guadagna, il sito di cashback che usate ci guadagna e voi ci guadagnate i soldi che vi tornano indietro per cui tutti contenti…. però… è si perchè un però doveva esserci.
Il “però” si chiama FISCO. In fondo voi ricevete del denaro da una società, e questo in Italia è considerato REDDITO, e perchè anche il “signor fisco” sia contento voi su quel reddito dovete pagarci le tasse, cosa che può complicare il tutto.
Per fortuna molti siti ITALIANI, risolvono il problema facendovi una ritenuta d’acconto (del 20% se siete privati) su quanto vi viene versato. Con eventuali altre trattenute previste dalla legge. Per un esempio pratico vi rimando al punto 8 delle faq di bestshopping.
Molti siti quindi inquadrano il tutto come una collaborazione occasionale, per cui per essere in regola dovete indicare nella vostra dichiarazione dei redditi le cifre così guadagnate.
Il discorso si complica naturalmente per i siti stranieri, loro non sono tenuti al rispetto della normativa italiana quindi non vi faranno nessuna trattenuta. A voi verificare caso per caso come dovete comportarvi, anche nel caso di siti italiani, visto che ognuno gestisce la cosa in modi diversi, visto che la legislazione italiana, come spesso accade, non è molto chiara in merito all’argomento.
Quanto appena visto è valido solo nel caso il sito di cashback vi restituisca del denaro “contante”, accreditandovelo su paypal o sul vostro conto in banca. Il discorso invece è diverso nel caso vi diano dei buoni sconti, voucher etc. In quel caso l’operazione è vista come un concorso/raccolta punti in cui voi ricevete un premio. Non ci sono ritenute d’acconto e non dovete inserire nulla in dichiarazione dei redditi.
Continuando sempre con il punto 8 delle faq di bestshopping si vede ad esempio come un privato che ha un “incasso” virtuale di 40€ possa realmente ottenere:
– 30.62€ se vuole l’accredito su paypal (40€ lordi – 8€ ritenuta – 1,38€ di costi di invio)
– 32€ se vuole l’accredito tramite bonifico (40€ lordi – 8€ ritenuta)
– 40€ di buono regalo da usare su Amazon se opta per questo tipo di “pagamento”
Concludendo i siti di cashback possono sicuramente essere un modo interessante di risparmiare/guadagnare sui vostri acquisti on-line, l’importante è valutare bene a chi ci si rivolge, leggere attentamente il regolamento e le eventuali FAQ o altri documenti messi a disposizione dal sito e “sfruttare” per quanto possibile le esperienze (positive o negative che siano) che gli altri utenti hanno già avuto effettuando un pò di ricerche su internet.