Premessa

Come ho avuto modo di dire in altre circostanze sono un amante dei viaggi, ma NON sono un esperto del settore. In particolare non ho ne le conoscenze ne, soprattutto,  le capacità per giudicare certe situazioni, e meno che meno per trovare una soluzione.

Non mi ritengo assolutamente in grado di valutare fino in fondo certe strategie aziendali, non è il mio settore, ma soprattutto non ho le competenze per farlo, in fondo se le avessi probabilmente farei un’altra vita, dovrei affrontare problemi ben più complicati e probabilmente  non avrei il tempo per dedicarmi a questo sito.

Allo stesso tempo mi sembra doveroso, in questa premessa, sottolineare come non abbia nulla contro i dipendenti delle due società, molti di loro probabilmente stanno attraversando un periodo molto difficile e a loro e alle loro famiglie va tutta la mia solidarietà.

Detto ciò, prima di iniziare, mi preme sottolineare un’ultima cosa. Come ho detto poche righe sopra, non ho le capacità e le conoscenze per affrontare organicamente certi argomenti, per cui, quello che leggerete da qui in poi vi posso garantire al 90% che saranno solo cose inutili, se va bene, o  probabilmente sbagliate, sicuramente non troverete la soluzione ad uno dei grandi problemi italiani.

In ogni caso, avendo un mio spazio su internet credo di poter dire anche quello che ne penso io, con tutti i limiti che posso avere, in fondo mi sembra esista ancora la libertà di parola…. giusto?

Non me ne voglia nessuno, certo in questo periodo sono molti i problemi che dobbiamo affrontare in Italia e nel mondo, e per molti probabilmente Alitalia e Air Italy non sono nei primi posti della  classifica dei problemi che dovrebbero essere risolti.

E’ però vero che almeno una delle due società è un “problema italiano” da parecchio tempo, e temo, lo rimarrà ancora per un pò. Mentre l’altra si è aggiunta recentemente, andando comunque a complicare una situazione già di per se non rosea, rendendo la situazione più difficile sia da un punto di vista del “trasporto” sia dal punto di vista “sociale” aggiungendo i suoi lavori alla categoria delle persone in difficoltà.

Ma andiamo con ordine.

 

Air Italy

Penso che la maggior parte di voi conosca la storia della società, in se è abbastanza semplice, se non si considerano gli aspetti più dettagliati delle fusioni e dei “giochi” societari.

“Nasce” nel 1963 con il nome di Alisarda, per poi diventare Meridiana nel 1991, nome che è stato poi mantenuto fino al 2017.

E’ nel 2017 che Qatar Airways acquista il 49% della holding che controlla Meridiana, e pochi mesi dopo la compagnia aerea cambia il nome in Air Italy, nome che mantiene fino alla fine.

Il progetto era interessante, ma per vari motivi non ha probabilmente avuto l’esito desiderato (anche se qualcuno dice che gli obiettivi non ufficiali sono stati raggiunti), e ciò ha costretto i soci a decidere, l’11 febbraio 2020, di mettere in liquidazione la società stessa.

Questo naturalmente ha creato, e sta tutt’ora creando, non pochi problemi, in particolare ai dipendenti, ormai praticamente ex dipendenti, di Air Italy.

 

Alitalia

Qui le cose si fanno più complicate, anzi, direi, molto ma molto più complicate. La nostra compagnia di bandiera come si sa non gode di ottima salute, ormai da qualche tempo.

I più “cattivi” nei dare giudizi potrebbero forse dire che in realtà Alitalia è un buco nero per le finanze degli italiani da vari decenni, ma non voglio esagerare.

Diciamo che sono ormai vari anni che la situazione finanziaria della società non è positiva, e sono stati fatti vari tentativi per migliorare tale situazione.

Si è provato un pò di tutto, vari piani industriali, proposte di taglio del personale, vendita a varie compagnie aeree che se in un primo momento sembravano interessate si sono poi sempre ritirate per motivi vari.

Basta una breve ricerca su internet per trovare moltissime informazioni, mega progetti, rinnovi di CDA e tutto quello che conoscete, o che forse non conoscete, ma in quel caso, probabilmente è meglio se continuate ad ignorarlo, non è una bella storia.

Diciamo che fino ad ora, i progetti di rilancio e gli uomini che sono stati chiamati a realizzarli si può dire che abbiano avuto “successo” se dal loro inizio al loro “termine” sono riusciti a non peggiorare la situazione, miglioramenti se ne sono visti pochini, qualcuno potrebbe anche dire nessuno.

Tant’è che la situazione ormai sta diventando insostenibile…. anche se, almeno a mio parere in realtà, è ormai da un bel pò di tempo che la situazione è insostenibile, ma come ho detto sopra, il mio giudizio non conta.

 

ITA

Ai meno esperti di voi probabilmente la sigla ITA non dirà molto. ITA è l’acronimo di Italia Trasporto Aereo Spa, nata nell’ottobre dello scorso anno (2020) con un decreto del governo allo scopo di sostituire Alitalia creando un vettore aereo di bandiera “che dovrà giocare un ruolo da protagonista sul mercato europeo e internazionale”.

Come questo obiettivo sarà raggiunto, almeno a me, non è chiaro. Ho provato anche a cercare un pò di notizie e ho letto vari articoli su internet scritti da persone sicuramente più informate e capaci del sottoscritto, ma per ora la cosa che mi è chiara è come è composto il CDA e poco altro.

Potete naturalmente fare le vostre ricerche, ma se leggete ad esempio questo articolo del sole 24 ore (non sono proprio gli “ultimi arrivati”) vedrete che il CDA è composto da persone molto qualificate ed esperte, non fate caso al fatto che alcuni di loro sono/erano anche in Atlantia (autostrade… ponte Morandi vi dice nulla? …. partiti che vogliono togliere alla società  la gestione delle autostrade,  ma poi cercano di vendere alla stessa pure Alitalia, senza peraltro riuscirci, ma nominano le stesse persone in altre società…. ve l’ho detto un attimo fa…..non fateci caso) o in Alitalia (anche qui ripeto non fateci caso), sicuramente sono persone valide e competenti e lo dimostreranno nel prossimo futuro.

La società nasce con un capitale sociale iniziale di 20 milioni di euro, anche se poi, un maxi emendamento stanzia 3 miliardi di euro.

Naturalmente però non basta creare una società, anche se viene fatta con un decreto del governo, in certi settori (e quello del trasporto aereo è uno di quelli) ci sono regole da rispettare a livello nazionale ed internazionale.

Regole sia strettamente legate, nel nostro caso, all’operatività dei voli, sia, più in generale, ad un sistema di concorrenza e di regolazione degli aiuti di stato.

E qui, nasce già un primo “piccolo” problema. Sembra che all’Europa la “strategia” italiana non piaccia molto. O meglio, va benissimo se vuoi fare una nuova società che si occupa di trasporto aereo, va benissimo se ci metti “un pò di soldi” statali… NON va bene se pensi di usare poi Alitalia e tutta la sua infrastruttura, autorizzazioni di volo etc… perchè praticamente diventerebbe ne più ne meno (questo lo dico io) un aiuto di stato ad Alitalia, semplicemente cambiando nome alla società…. se ti (Stato Italiano) abbiamo (UE) già detto che gli aiuti di stato non vanno bene, non è che se cambi il nome noi approviamo e stiamo zitti (ripeto è un mio ragionamento, ufficialmente nessuno ha detto una cosa simile).

 

RIASSUNTO: la situazione attuale

Come abbiamo visto la situazione attuale delle compagnie aeree italiane non è delle migliori.

Da una parte abbiamo una società, Air Italy, in liquidazione, dall’altra una compagnia Alitalia, che dire che “naviga a vista” credo sia farle un complimento, e la cui situazione economica è diventata difficilmente sostenibile.

A questo quadro è stata aggiunta una nuova compagnia, ITA, che per ora, anche concedendo il fatto che una compagnia aerea non si fa in due giorni, è, diciamo, poco attiva, ma che comunque quanto meno sta pagando gli stipendi ai dipendenti (pochi) e al CDA (poche persone ma non proprio economicissime) con fondi statali.

Personalmente mi sembra una situazione difficile, senza considerare il momento storico in cui siamo. Si perchè purtroppo ormai da più di un anno conviviamo con i moltissimi problemi dovuti al COVID-19, problemi che fra le altre cose sicuramente non aiutano il settore dei viaggi aerei, visti tutti i problemi legati agli spostamenti e al turismo praticamente azzerato.

Non è una bella situazione, non lo è sotto molti punti di vista, ma sicuramente non lo è per chi deve cercare di mettere a posto un sistema dei trasporti aerei che in Italia non è nel suo massimo splendore.

 

Prospettive future

Come ho detto la situazione attuale è abbastanza complicata, e sicuramente chi dovrà risolverla non ha un compito semplice. C’è però da dire che nessuno è stato obbligato con la forza ad accettare un qualche incarico, per cui se non si sente in grado di affrontare (risolvere) il problema può benissimo rassegnare le dimissioni.

Non so quali saranno le strategie che verranno messe in campo anche se ultimamente su più fronti si sente mormorare di un’idea che, almeno a mio avviso (ma sicuramente sbaglio), non porterà i frutti sperati, anzi.

La strategia a cui mi riferisco è la “fusione” fra Alitalia e Air Italy che ammetto non so se è solo un’idea letta su alcuni siti di informazioni, se è un qualcosa allo studio delle società o se è già una “cosa fatta”.

L’unione fra le due società potrebbe probabilmente “risolvere” nel breve tempo il problema dei dipendenti (non è poco lo ammetto) ma da un punto di vista aziendale non so quanto la somma di una società in liquidazione aggiunta ad una società “non sana” possa far si che nasca un’azienda competitiva in un settore già di per se complicato e ancor più difficile in questo momento.

 

 

 

Autore:

FFItalia

Lo staff di Frequent Flyer Italia

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