Lasciato Novosibirsk arriviamo a Ekaterinburg la sera verso le 18. Per la notte abbiamo prenotato l’hotel Marins Park, che si trova di fronte alla stazione.
Come prima cosa quindi attraversiamo la piazza, e ci dirigiamo all’albergo. L’hotel è probabilmente stato rinnovato da poco e gli interni sono molto moderni. Sbrighiamo velocemente le pratiche di registrazione alla reception, dove parlano correttamente inglese e poi saliamo in camera per lasciare le valige.

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Cosa vedere a  Ekaterinburg

Prendiamo poi la metro per andare a fare un giro in centro. Per cena decidiamo di andare al ristorante uzbeko Nigora Chaykhona, sulla guida ne parlano bene ed è fra i consigliati anche su tripadvisor. Si vede che è consigliato su varie guide perchè ci sono parecchi turisti, ma è comunque una buona scelta e la cena è ottima.
Facciamo poi un altro giro per la città per visitare la “Chiesa del sangue“, cattedrale ortodossa costruita agli inizi del 2000 nel luogo dove furono uccisi durante la rivoluzione Russa lo Zar di Russia Nicola II e la sua famiglia.

Ekaterinburg - Chiesa del sangue (© FFItalia)

Ekaterinburg – Chiesa del sangue (© FFItalia)

Il giorno seguente, dopo un’abbondante colazione in hotel effettuiamo il check out, ritiriamo la solita “registrazio” e chiediamo alla reception se possiamo lasciare le valige in hotel. Il treno da Ekaterinburg parte nel pomeriggio, quindi abbiamo ancora tutta la mattina per fare un altro giro in città e vederla con il sole.

Nella via principale ci sono varie sculture in ferro, ne abbiamo già viste nelle altre città e ne vedremo ancora nei prossimi giorni, ma sono molto interessanti e sicuramente hanno richiesto un gran lavoro.

Ekaterinburg - scultura in ferro (© FFItalia)

Ekaterinburg – scultura in ferro (© FFItalia)

Si nota comunque che ci stiamo avvicinando sempre di più a Mosca, la città ha un aria più occidentale e i palazzi e i negozi assomigliano sempre di più a quelli che potreste trovare nelle città europee.

Nel primo pomeriggio siamo di nuovo in stazione, in attesa del treno. Come ormai d’abitudine facciamo un giro nelle varie sale. Sono tutte molto curate e con affreschi che le fanno assomigliare più a palazzi che a stazioni ferroviarie.
Naturalmente sfruttiamo anche la rete wifi per inviare un pò di mail e una rapida connessione sui social.

Il treno che ci porta da Ekaterinburg a Nizhny Novgorod è il più nuovo e nel nostro biglietto è compreso il pasto. All’inizio pensavamo ci venisse consegnato un voucher da utilizzare nel vagone ristorante, ma in realtà ci verrà consegnato direttamente il pasto nel nostro scompartimento, sembra di essere in aereo, stesso cibo e stessa “scatola” dei pasti su un volo in classe economy. Niente di indimenticabile, ma visto che è compreso nel biglietto non ci si può lamentare, almeno non dobbiamo andare al vagone ristorante.

 

Visita a Nizhny Novgorod

Arriviamo a Nizhny Novgorod al mattino. In città ci fermeremo solo poche ore per cui lasciate le valige al deposito bagagli prendiamo un taxi che ci porta sulla collina della città dove c’è il Cremlino.
Prima di entrare a visitarlo facciamo colazione in un bar nel parco vicino al belvedere. Entriamo poi al Cremlino dal cui belvedere si ha una magnifica vista sul fiume Volga sottostante per poi andare a fare due passi nella via principale della città che si trova li vicino.

Nizhny Novgorod - vista del Volga dal Cremlino (© FFItalia)

Nizhny Novgorod – vista del Volga dal Cremlino (© FFItalia)

 

Per pranzo scendiamo la collina e ci fermiamo al Kafe Bezukhov, molto carino e dove si mangia del buon pesce ma che sconsiglio a chi ha fretta, la velocità nel servizio non rientra assolutamente negli obiettivi della direzione.

Nizhny Novgorod (© FFItalia)

Nizhny Novgorod (© FFItalia)

Decidiamo poi di ritornare alla stazione a piedi. Attraversiamo il fiume Oka su un ponte che sembra non finire più e devo ammettere che, forse anche a causa del caldo e del pranzo appena fatto ci rendiamo conto che forse l’idea di tornare a piedi non è delle migliori.

Una rapida verifica sul navigatore installato sul cell e capiamo che la distanza da percorrere è parecchia per cui corriamo anche il rischio di perdere il treno. Inoltre quella zona della città non sembra particolarmente interessante. Appena arrivati dall’altra parte del fiume quindi fermiamo il primo taxi che troviamo e torniamo in stazione.

Verso le 18 saliamo sull’ultimo treno del nostro viaggio sulla linea transiberiana che in sole 4 ore ci porterà a Mosca. Il treno è nuovissimo ma il “fascino” della transiberiana ce lo siamo ormai lasciati alle spalle, niente scompartimenti o cuccette. Solo un anonimo treno con scompartimenti grandi come tutto il vagone, nuovo e pulito, ma che ricorda troppo da vicino un treno per pendolari 🙁

Mentre il sole tramonta mi rendo conto che il nostro viaggio sulla transiberiana è finito.

Certo, a completamento del tour in Russia ci manca ancora una tappa importante, la città di Mosca, che visiteremo nei prossimi giorni, ma il viaggio in treno attraverso gli sconfinati territori russi è ormai alle spalle.

Nizhny Novgorod (© FFItalia)

Nizhny Novgorod (© FFItalia)

E’ stato un viaggio particolare, diverso da quelli a cui siamo abituati. Molti, leggendo i commenti che si possono trovare su internet, lo ritengono un viaggio noioso e “inutile”, a me invece è piaciuto.

Le città che abbiamo visitato non saranno forse le più attrattive al mondo, ma i paesaggi a partire dal Baikal meritano sicuramente di essere visti almeno una volta nella vita. E’ anche una vacanza rilassante, ideale da fare con un gruppo di amici, dove si ha tempo, durante i lunghi spostamenti in treno per parlare, leggere e rilassarsi.

Probabilmente avendo più giorni si potevano organizzare maggiori escursioni nei dintorni delle varie città per scoprire meglio la Siberia, ma già averne attraversato una buona parte ci ha dato l’idea del territorio e delle persone che la abitano e dei forti cambiamenti a cui è sottoposta in questi anni, sempre più spinta verso una “occidentalizzazione” accellerata.

Rifaremo lo stesso viaggio? A breve non penso, ma chissà, magari fra 10 o 20 anni si potrebbe ripetere per vedere come le cose sono cambiate nel frattempo. Questo però non vuol dire che passeranno tutti questi anni prima di risalire su un treno russo, l’idea di ripartire da Irkutsk e, attraversando la Mongolia, arrivare a Pechino è ancora un’ipotesi di viaggio che mi attira e che forse riusciremo a pianificare nei prossimi anni.

Ma ora basta pensare al passato o pianificare i viaggi futuri, il treno, in perfetto orario come sempre, sta entrando nella stazione di Mosca, città che visiteremo nei prossimi giorni.

 

Autore:

FFItalia

Lo staff di Frequent Flyer Italia

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