IHG 3000 punti bonus a soggiorno
Per chi sta organizzando gli ultimi viaggi per quest’anno segnalo un’interessante promozione del gruppo IHG, valida per soggiorni di almeno… Leggi
Come vi ho anticipato nel precedente articolo per arrivare ad Irkutsk, punto di partenza della nostra avventura russa, abbiamo volato con S7 (Siberia Airlines). Il volo prevedeva uno stop di 4 ore all’aeroporto Domodedovo. La procedura di immigrazione è stata molto veloce e abbiamo quindi approfittato del tempo a disposizione per cambiare un pò di valuta presso lo sportello dell’aeroporto.
Il tasso di cambio forse non era dei più vantaggiosi, anche se in realtà si discostava poco da quelli che abbiamo poi trovato durante il viaggio… ma abbiamo preferito avere subito dei rubli a disposizione, scelta che dopo alcune ore si dimostrerà azzeccata. A proposito, mentre leggevamo i tassi sul display si è subito avvicinato un curioso personaggio proponendosi come cambiavalute. Naturalmente noi non abbiamo accettato, il cambio era leggermente più vantaggioso, ma il rischio di essere truffati mi sembrava altissimo…..
Il resto dell’attesa l’abbiamo passata fra uno spuntino da burger king e la lettura di un libro in sala d’attesa, senza trascurare di rispondere a qualche mail e navigare un pò su internet sfruttando l’ottima connessione wifi gratuita dell’aeroporto.
I due voli, dall’Italia fino a Mosca e da Mosca ad Irkutsk sono passati abbastanza velocemente, anche se sul secondo, di quasi 6 ore, la mancanza di intrattenimento a bordo si è fatta un pò sentire… ma qualche film sul tablet e un buon libro aiutano 🙂
Arriviamo ad Irkutsk alle 9.30 del mattino, l’aeroporto è molto piccolo e per avere i bagagli ci vuole del tempo.
Non c’è una sala di attesa dedicata, ma si sta nell’atrio dell’aeroporto, abbastanza affollato visto che c’è chi arriva, chi parte e chi accompagnia i viaggitori. Dopo un pò di attesa per fortuna viene aperta la sala dove c’è il nastro per ritirare i bagagli… ritiriamo i bagagli e ci dirigiamo alla porta, dove due signore controllano che chi esce con la valigia sia effettivamente il proprietario della stessa, visto che alla sala si accede dall’atrio dell’aeroporto e quindi può entrare chiunque a prendere le valige.
In aeroporto non c’è nessuna possibilità di cambiare gli euro.
Appena fuori dalla porta un “tassista” si offre di portarci al nostro hotel. Una volta spiegato che dobbiamo andare all’hotel Angara e concordato il prezzo ci accompagna al parcheggio vicino e ci fa salire su un’auto senza nessun segno tipico dei taxi….primo transfer in macchina con tassista abusivo (almeno credo) cominciamo bene 🙂
Lungo il tragitto ci chiede come mai siamo in città e gli spieghiamo che ci staremo solo un giorno, visto che per la notte successiva abbiamo prenotato sul lago Baikal. Subito ci lascia il suo numero di telefono, caso mai il giorno dopo ci servisse un passaggio. Pagamento naturalmente in contanti …. fortuna che a Mosca avevamo cambiato gli euro in rubli.
Arrivati in hotel sbrighiamo le pratiche del check-in, almeno alla reception un pò di inglese lo parlano, e poi saliamo in camera per lasciare le valige.
L’hotel è dignitoso, sicuramente non è un hotel di lusso, ha molto l’aria da “ex regime”. Agli ascensori c’è un addetto che premerà per voi il pulsante di chiamata dell’ascensore e su ogni piano, nell’atrio fuori dagli ascensori un’altra addetta dietro un bancone che passa il tempo a guardare la tv collegata ad un videoregistratore (era un pò che non ne vedevo) e che dovrebbe risolvere eventuali vostri problemi, naturalmente a patto che parliate russo.
Lasciate le valige decidiamo di fare subito un giro per la città, visto che ci rimaniamo poco tanto vale sfruttare il tempo a nostra disposizione. Alla reception, anche se un pò dubbiosi, chiediamo una cartina della città. Ce la forniscono subito e come su tutte le cartine turistiche vediamo che sono segnalate le principali attrazioni.
La cosa “curiosa” è che sono “collegate” fra loro da una linea colorata… usciti in strada dopo esserci orientati e aver preso la direzione giusta scopriamo che proprio a fianco dell’hotel c’è un supermercato, molto grande e ben fornito, dove recuperiamo alcuni beni di prima necessità…. altri due passi e ci rendiamo conto che la linea colorata che è riportata sulla cartina è tracciata anche per terra, sul marciapiede.
A memoria non mi ricordo altri posti dove sia stata adottata una soluzione simile, ma personalmente la trovo un’idea quasi geniale, perchè “rompersi” a cercare su una cartina la via dove siete e il percorso dove andare? Basta seguire la striscia per terra e vi condurrà a vedere tutti i punti di interesse della città. I
l sistema, abbiamo poi scoperto con il passare dei giorni, è usato naturalmente anche in altre città russe.
Irkutsk non è sicuramente una meta turistica imperdibile, ci sono alcune chiese, qualche monumento, qualche bel parco (uno anche di fronte al nostro hotel) dove sedersi per riposare un pò immergendosi per un attimo nella quotidianità della gente del posto.
Ci sono anche molte case in legno, ricordo di tempi passati, ma carine da vedere anche se probabilmente non il miglior posto dove vivere visto anche le temperature medie di queste zone durante l’inverno siberiano.
A pranzo andiamo al ristorante Kochevnik, specializzato in piatti mongoli. E’ il nostro primo impatto con la cucina mongola e ne siamo soddisfatti. Se vi piace la carne sicuramente non avrete problemi. Il ristorante era consigliato anche su qualche guida che abbiamo letto, per cui c’è anche qualche turista e accettano la carta di credito senza problemi.
A cena invece andiamo al Kafe Mamochka, quasi una mensa, l’arredamento è molto simpatico e anche la cucina non è male… i clienti sono sostanzialmente russi e non mi sembra accettassero carte di credito.
La città non offre grandi attrazioni notture e siamo stanchi visto che la notte precedente eravamo in volo e più di tanto non siamo riusciti a dormire, andiamo quindi a letto abbastanza presto.
Il giorno successivo, visto che è inclusa, facciamo colazione in hotel. Il buffet ha una buona scelta ma ammetto che ci sentivamo un pò “alienati”… la colazione si fa nel pub dell’hotel. Al piano terra infatti c’è un vero e proprio pub irlandese (la sera) che diventa la zona colazione al mattino. Facciamo poi il check-out, o meglio, lasciamo le chiavi all’addetta la piano, senza nessun tipo di formalità e usciamo alla ricerca di un mezzo che ci porti a Listvyanka, sul lago Baikal.
La città dista circa 70 Km ed è collegata con i mezzi pubblici via terra (pulmini) o via fiume/lago. Non sappiamo però gli orari e non abbiamo voglia di capire da dove partono. Decidiamo quindi di prendere un taxi. Fuori dall’hotel, per nostra sfortuna, non se ne trova neppure uno.
Proviamo allora a chiedere all’hotel, visto che hanno anche un servizio che organizza escursioni o transfer ma ci sparano una cifra assurda. Decidiamo allora di provare a chiamare il nostro tassista di ieri, visto che si era offerto di portarci ad un decimo di quando proposto dall’hotel.
Purtroppo il tassista non risponde, ma per fortuna nel frattempo davanti all’hotel è arrivato un taxi… ufficiale… con insegne, tassametro, cartellino di riconoscimento e tutto. Gli chiediamo quanto vuole per portarci a destinazione: 1700 rubli!!! Cavolo ci sembra tantissimo… ehm no, piccolo errore…. due calcoli con il convertitore sul cellulare… sono circa 21 euro, naturalmente accettiamo subito.
Nemmeno il tempo di salire che il tassista ha già staccato il tassametro… sarà anche un taxi regolare ma la voglia di mettere i soldi in tasca mi sa che accomuna molti.
Il viaggio dura poco più di un’ora, la strada è un continuo saliscendi e le macchine non sono proprio ultimo modello, c’è la tendenza a lanciarsi sulle discese per poi piantarsi al primo accenno di salita… è una guida strana, non proprio dolcissima, ma dopo un pò ci si abitua. Superiamo anche qualche pulmino pubblico, hanno lo stesso tipo di guida e sembrano pure piuttosto pieni… visto il costo la scelta del taxi è stata sicuramente azzeccata.
Naturalmente il tassista non sa una parola di inglese, ma sfruttando la nostra amica che parla russo, lungo la strada facciamo due chiacchiere, ci spiega che da ottobre ad aprile la zona è sempre tutta coperta di neve, si perde poi in un discorso sull’economia russa che non capiamo… per concludere raccontandoci orgoglioso di quando Putin è venuto per alcuni giorni in zona per sciare e andare a caccia.
Alla fine arriviamo all’Hotel Mayak, dove passeremo due notti. Non c’è paragone con l’hotel di Irkutsk.
E’ un bel hotel, con all’ultimo piano una bellissima terrazza che affaccia sul Baikal e dove si può stare comodamente seduti assaggiando quale vodka, o magari sorseggiando qualcosa di più leggero.
Listvyanka è una cittadina turistica, abbastanza frequentata dai russi e dove potete trovare anche qualche gruppo di cinesi, in fondo siamo a pochi km, e qualche europeo (rari).
Se volete potete anche fare un bel tuffo nel Baikal, ma, anche se qualche turista locale fa il bagno senza grossi problemi, personalmente ve lo sconsiglio… le acque sono gelide anche in piena estate, per gli amanti dell’acqua c’è comunque anche un centro diving.
Pranziamo in un ristorantino vicino al mercato studiano la cartina per capire come organizzarci per il giorno successivo, visto che vogliamo andare a fare un pezzo del sentiero del Baikal.
Altro giro per la cittadina e cena a base di cucina siberiana e pesce del Baikal al Proshliy vek café, proprio all’inizo del paese.
Dopo cena stiamo un pò sulla terrazza dell’hotel pianificando le ultime cose per il giorno successivo e studiando gli orari dei traghetti che ci dovranno portare al paesino di Bolshie Koty.
Per chi ha tempo sul lago Baikal si possono fare varie attività. C’è la possibilità di andare a visitare delle isole nella parte nord del lago, dove sembra sia possibile anche vedere le foche. Se non sbaglio sono delle foche particolari, le uniche che vivono esclusivamente in un lago e non hanno contatti con il mare.
E’ anche possibile fare un percorso in treno che si dice sia molto panoramico. Entrambe le escursioni richiedono però un giorno intero e noi non abbiamo ne il tempo ne voglia di fare altri tragitti in treno.
Prima di partire avevamo anche pensato di noleggiare una macchina e fare il giro del lago…però guardando attentamente la cartina non c’è nessuna strada che lo costeggia, quindi niente viste panoramiche e, piccolisssimo dettaglio…. è lungo quasi 640KM, quindi non proprio un giro da fare in poche ore.
Sul lago negli ultimi anni è stato inoltre creato un sentiero, il Baikal trail al quale hanno lavorato più di 5000 volontari. I sentieri coprono circa 350KM… un pò tanti, ma noi abbiamo deciso di farne un pezzo. Da Listvyanka a Bolshie Koty. In realtà lo abbiamo fatto partendo da Bolshie Koty e tornando indietro.
Bolshie Koty è un piccolissimo paese sulle rive del lago, collegato a Listvyanka solamente con le barche. C’è un servizio pubblico che collega il paese a Listvyanka e a Irkutsk. Unico particolare, da Bolshie Koty l’ultima corsa di ritorno parte verso le 16 del pomeriggio, se la perdete siete “spacciati”. Per questo motivo abbiamo preferito fare il percorso in senso inverso.
A Listvyanka la fermata è proprio di fronte Hotel Mayak, non potete sbagliare. Per gli orari è un pò più complicato, c’è una tabella sui quali sono riportati ma naturalmente è solo in russo. Chiedete eventualmente in hotel. Mentre aspettavamo l’arrivo dell’aliscafo abbiamo fatto due chiacchiere con un gruppo di cinesi, tutti con attrezzatura da trekking, bastoncini compresi, e con due europei, una tedesca e uno svedese che stavano facendo tutta la transiberiana.
Il giorno precedente avevano fatto anche un pezzo in treno lungo il baikal, di cui vi ho parlato prima, e ci hanno detto che era stato molto bello.
Il biglietto dell’aliscafo si paga solo in contanti, direttamente all’addetto quando salite.
Arrivati a Bolshie Koty abbiamo fatto un rapido giro del paesino. Sono solo poche case vicino al lago, penso la maggior parte ormai usate solo come casa delle vacanze, anche se forse qualcuno ci vive tutto l’anno.
Dopo qualche foto di rito è però arrivato il momento di fare la nostra passeggiata… Il sentiero è molto carino, tutto lungo lago, non è però una camminatina molto riposante, il pezzo iniziale è quasi una strada pianeggiante, ma dopo poco si trasforma in un vero e proprio sentiero con continui saliscendi.
Prima di partire eventualmente fate un minimo di spesa a Listvyanka, non troverete praticamente nulla a BK.
Noi siamo partiti prendendo la cosa un pò alla leggera, convinti che fosse un tragitto abbastanza breve, ci siamo portati solo un pò di acqua e qualcosa da mangiare per pranzo.
La passeggiatina in realtà alla fine è stata di 22,53 KM e circa 1000 metri di dislivello. Ci abbiamo impiegato più di 6 ore e ammetto che siamo arrivati la sera in hotel molto stanchi pur essendo abbastanza allenati.
Al mattino, quando avevo visto i cinesi tutti attrezzati mi sembravano un pò esagerati… ma ammetto avevano ragione loro. Se a qualcuno servisse ho anche registrato la traccia gps, ve la posso inviare 🙂
Naturalmente se non volete fare tutto il sentiero potete farne solo un pezzo e poi riprendere l’aliscafo nel pomeriggio per tornare comodamente a Listvyanka.
La nostra ultima sera a Listvyanka siamo abbastanza stanchi, per cui andiamo a mangiare al Baykalskie Mechty, ristorante vicino al nostro hotel. Ho qualche piccolo dubbio sul nome, comunque è il ristorante collegato all’ostello, non è difficile da trovare, si mangia bene e parlano un pò di inglese visto che ci sono “molti” turisti.
Al mattino, come il giorno precedente, facciamo colazione (compresa nel costo della camera) in hotel sulla terrazza vista lago. Il buffet è buono e abbondante e ce la prendiamo con un pò di calma, sfruttando anche il wifi dell’hotel per smaltire un pò di mail.
Passiamo poi alla reception per il check out e per ritirare la “registrazio” (penso si pronunci così).
Premetto che non ho capito benissimo come funziona, ma in ogni caso, se state in Russia più di sette giorni con un visto turistico dovete registrare il vostro visto. La procedura è molto semplice e vi verrà fatta gratuitamente dall’hotel. Tranne ad Irkutsk, noi ce ne eravamo dimenticati e loro non hanno chiesto nulla, in tutti gli altri hotel ci hanno sempre chiesto in fase di check-in se ci servisse.
Fondamentalmente da quello che ho capito loro registrano i vostri passaporti su un sistema informatico apposito e in fase di check out vi rilasciano un documento che attesta che dal giorno x al giorno y soggiornavate presso la loro struttura. Il documento va tenuto fino a quando non lasciate la Russia, potrebbero chiederveli per un qualsiasi controllo durante la vostra permanenza in territorio Russo e naturalmente anche ai controlli passaporti in aeroporto.
Cercando su internet si legge di persone che non avendoli hanno dovuto pagare multe anche molto salate, ma sembra che sia più un problema che si presenta se uscite dalla Russia via terra. Comunque visto che è gratis meglio richiederlo sempre e tenerlo con tutti i documenti finchè non atterrerete in Italia.
Svolta la parte burocratica prendiamo un taxi fuori dall’hotel che ci riporti ad Irkutsk. Oggi abbiamo il nostro primo tragitto in treno e preferiamo arrivare un pò prima in stazione per capire come funziona la cosa.
Il tassista non è molto socievole, parla poco, e si rianima solo per spiegarci che il traffico e tutte le macchine della polizia che vediamo ferme lungo la strada sono dovute alla presenza di Medvedev che è venuto a passare alcuni giorni sul lago.
Poi ricade in silenzio fino alla periferia della città, quando ci dice che siamo arrivati, che non aveva capito che volevamo andare in stazione, che il costo della corsa era solo fino a lì, alla periferia, ma se vogliamo entrare in città ci vuole più tempo e il costo aumenta… alla fine il costo aggiuntivo sarà di qualche euro…
Arrivati in zona stazione come prima cosa andiamo in un ristorante cinese per pranzare, l’ora di pranzo è passata da un bel pò per cui siamo gli unici clienti. Il ristorante offre anche un servizio da asporto, e visto che non sappiamo cosa ci aspetta sul treno decidiamo di prendere un pò di cose da mangiare eventualmente a cena.
Passiamo poi un paio d’ore nella sala d’attesa della stazione. Scopriamo che non serve fare il biglietto, con la nostra prenotazione possiamo andare direttamente a prendere il treno, l’addetto al vagone ha la lista di tutti i passeggeri, controllerà lui il vostro passaporto prima di lasciarvi salire. Vi consiglio comunque di avere con voi copia della prenotazione, non si sa mai.
Per fortuna in stazione c’è il wifi, ne approfittiamo per consultare un pò di siti su internet. E’ la nostra prima stazione russa e siamo dei principianti…. ci fermiamo infatti nella sala di attesa “pubblica”, è relativamente piccola e ci sono momenti in cui è molto affollata causa arrivi/partenze di treni locali.
Solo poco prima di partire ci siamo accorti che nell’edificio a fianco c’era la sala di attesa “privata”. L’accesso è a pagamento ma sembra molto più accogliente. Orami è quasi ora di partire per cui lasciamo perdere…
Saliamo sul nostro primo treno della transiberiana, parte da Irkutsk alle 18.38 e ci porterà a Krasnoyarsk, dove l’arrivo è per le 11:33 della mattina successiva.
E’ il treno più vecchio sul quale saliremo nel nostro viaggio.
E’ stato un caso, ma ad ogni tappa, avvicinandoci a Mosca, avevamo prenotato sempre treni più nuovi e più belli. Tutti comunque erano puliti ed in ordine. Ogni vagone ha un addetto che si occupa delle pulizie e che eventualmente potrà fornirvi, naturalmente a pagamento, anche qualche snack se vi viene fame.
I bagni dei vagoni sono sempre puliti e durante il giorno vi capiterà spesso di vedere l’addetto che passa l’aspirapolvere…. il treno in fondo fa tutta la tratta Mosca-Vladivostok e ci impiega diversi giorni, non possono mica aspettare che arrivi al capolinea per fare le pulizie 🙂
Questo è stato anche uno dei pochi tratti in cui nel nostro scompartimento c’è un’altra persona…. un militare russo che si sta trasferendo da una base ad un’altra, che passerà la maggior parte del tempo dormendo o negli scompartimenti accanto con i propri colleghi.
Dopo pochi minuti dalla partenza passa l’addetto al vagone per consegnarci il nostro kit da notte. Federe e lenzuola pulite e sigillate in un sacchetto di nylon. Le coperte invece sono già nel vagone. Mettiamo le nostre valige negli appositi spazi sotto ai sedili e siamo pronti per il nostro viaggio.
Ceniamo nel nostro vagone con il cibo che avevamo preso al ristorante cinese e poi ci prepariamo le cuccette per la notte, mentre il treno ci porta verso Krasnoyarsk